domenica 14 dicembre 2008

Empty 'n decayed

Remember that?
io si. era quando l'unica preoocupazione risiedeva nella scelta di che esercizi fare davanti alla tv e che ragazza invitare ad uscire, fermarsi fuori, in macchina, a parlare fino alla sfinimento e, se succedeva qualcosa, portare la serata ad una fine decente. Già allora, nella terra del non-pensiero, la vita si profilava come una vera inculata. Senza lubrificante.
Ora ne ho la conferma, bruciante e dolorosa. Il dolersi, affondare in una valle di lacrime, pensare a cosa fare e rispondersi "niente, che cazzo vuoi fare?" sono solo palliativi per impazzire e fare l'estremo gesto.
Un pò di fiato per me. Ma da domani si torna in apnea.
"Ci sono priorità", ecco, esatto. Una delle mie è tagliare i rami secchi, con un coltellino, no meglio con una limetta per unghie, così che i fottuti bastardi abbiano indietro il dolore, l'ansia, i pensieri che mi hanno causato. Le cose fatte senza pensare, che tanto loro non ci sono dentro come me, non lo saranno mai. Io faccio il mio fino a qui. Mai oltre.
Ma è oltre che ci sono le certezze, le dimostrazioni, i segni che a qualcuno fotte qualcosa.
Ma no, ma rimaniamo al di qua, nella nostra piccola routine, lavoro-ragazza-alcool-canna.
Mi viene il vomito. Ma proprio il disgusto.
Devo avere i coglioni per due? Nessun problema.
Bene, sei già storia.

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