martedì 11 novembre 2008

Ok

Ok un cazzo. Ma per nulla.
Siamo al parossismo. Non c'e' vita, non c'e' futuro, non c'e' niente.
"I giovani non si sposano più, non fanno più figli, non possono comprare casa, è un delirio!"
Quello che spiazza è che questa frase, questa verità, non l'ha detta uno qualsiasi di quelle centinaia di stronzi appollaiati sulla loro sedia dorata in quel di Roma, no.
L'ha detta un comico. Che, cazzo, lo voterei domani quale presidente del consiglio.
Però non farebbe più ridere e un comico che non fa ridere è come dire che Obama è abbronzato: una cazzata enorme.
Bene, sono le 3,52 di notte e non dormo, ho lo stomaco che si rivolta e non va bene niente.
Oddio, forse qualcosa funziona. Le sapienti mani del ragno stanno togliendo quella fastidiosa patina di lucido da una mia emanazione. Non è poco.
Come dice M.C. "non voglio più una mmerda di lavoro" e nascondere quello che vorrei fare a costo della mia stessa esistenza.

Si alza come tutti i giorni, mal di testa e nervi tesi. Quando ti svegliano gli altri sul presupposto di un orario "normale", la rabbia è tale che...ma è inutile.
Bagno-cucina-camera/bunker navigando in occhiate odiose che partono da facce amiche, conosciute, familiari quasi.
Testa nello schermo e polso infiammato, occhi che lacrimano e schiena storta. Fastidi vari.
E pensa "ma sono così sbagliato?", a forza di sentirselo dire quasi ci crede. Quasi.
Ma è il mondo che si sbaglia, che crede di essere nel giusto, di detenere la verità assoluta.
Ancora ci viene in aiuto il profeta allucinato M.C. "secco sei grottesco, come un trans in bermuda", dove "secco" è il nostro mondo.
La realtà è talmente malata, distorta, portata all'eccesso che c'e' gente che è contenta, GODE CAZZO, di sacrificare la sua esistenza per poco più di un migliaio di euro. Se rispetti scrupolosamente gli orari sei visto come un fannullone. Qualunque impiegato dovrebbe stare al lavoro 12 ore al giorno, per il bene di...di...qualcun'altro. Anicchilire il proprio essere persona, i propri interessi, le passioni, il proprio fottuto IO.
Davvero è meglio farsi prete. Almeno te ne stai in luoghi ameni e lontani dall'assurdità. Ma bisognerebbe vivere nella menzogna per una vita intera, troppo per i suoi gusti.
Pensava così scorrendo l'ennesima pagina web, catene invisibili ai polsi e alle gambe.
Fuori pioveva e il freddo era ormai padrone da tempo.
"Voglio scomparire qui" si disse.
E lo fece.

venerdì 7 novembre 2008

Me ne lavo le mani

Mai, mai esagerare.
L'ho fatto e prontamente arriva la smentita. Dura come il rinculo di un colpo di mazza sul granito, di quelli che le vibrazioni sembrano shakerarti il cervello e i denti battono così forte che potrebbero sprofondare nelle gengive.
Facciamo che anche questa entra nella definizione "quelli a cui nessuno ha mai regalato niente" per da quellI passiamo a quelO.
Il mulo.O anche "popolino". Si, bello.
Il popolino, presente no? teniamo il popolino nell'ignoranza, nella povertà, nell'ingenuità.
Ma senza popolino non si mangia, cara aristocrazia.
Nemmeno il vino che vortica nei calici ci sarebbe senza il popolino.
Dio, almeno i romani indicevano dei giochi pubblici...qualche spargimento di sangue, tridenti, spade, muscoli e fauci...ed erano tutti contenti.
Ci ggiochi, ci ggiochi, piano piano ti ammazza.

lunedì 3 novembre 2008

FOTTITI

Fottiti.
FOTTITI FORTISSIMO.
DEVO PERDERE IL SONNO PER IL TUO ESSERE FOTTUTO? IO?
MA PERCHE' TI HO DATO IN MANO LE CHIAVI DI UNA PARTE TANTO SPECIALE DI ME?
IO SARO' UN ENORME TESTA DI CAZZO, MA TU...
TU SEI LO SCHIFO CHE CAMMINA SU STO MONDO E LO RENDE LO SCHIFO - si è una ripetizione - CHE E'.
TU NEL TUO PICCOLO MONDO DORATO DI ANALGESICI E SIGARETTE PIU'.
tu e quella cafona. voi.
le cazzo di zanzare.

ho imparato, si. ho imparato come al solito pestandoci il muso. molto forte.
credi a quei tre o quattro stronzi nella tua stessa situazione, mal comune...eh si.
il resto è solo gente che tenta di incularti. si attaccano a qualunque appiglio, sogni, passione, sudore e nervi e fegato e ...tutto. TUTTO.
non me ne frega più un cazzo. 5000 monetine da 50 cent una per una te le devi mangiare.
e sono CERTO che la quel che si semina si raccoglie. per ora io semino. semìno per semìno.
e se non raccoglierò nulla pace. almeno ci ho provato.
a forza di farlo, nascerà qualcosa anche sulla pietra.
una sequoia deve nascere. a qualunque costo.
UNA CAZZO DI SEQUOIA DA 40 METRI, UN PILASTRO SANO, UN ESSERE CHE DURERA' PER SECOLI.
E l'avrò fatto io. Noi.

Quelli a cui nessuno ha mai regalato niente.